I rumors su un recente meeting tra John Elkann e Beppe Marotta hanno scatenato le fantasie dei tifosi di Juventus e Inter. Ad accendere la miccia ci ha pensato il giornalista Fabio Santini durante una diretta di calciomercato .it .
Al momento però non vi sono riscontri di un meeting che sarebbe dovuto rimanere top secret, visto che Marotta è sotto contratto con il club nerazzurro (ha rinnovato fino al 2025). Santini ha rilanciato: “Conte e Marotta non si amano molto ma chissà, forse potrebbero ripartire dalla Juventus”.
Rapporti tra Conte e Marotta molto tesi
Conte con Marotta? Lo tenderei a escludere, visto che i rapporti tra i due sono molto freddi. L’ultimo divorzio ha lasciato il segno. Marotta non l’ha ancora digerito. Semmai il dg nerazzurro è legatissimo a Max Allegri.
Con Conte la Juventus è stata vicina a fare il bis, pianificando il ritorno del tecnico salentino tra settembre e ottobre. Con Agnelli e Elkann l’allenatore è tornato in ottimi rapporti, ma lo tsunami dell’inchiesta Prisma ha spazzato via qualsiasi tipo di piano ambizioso per un suo ritorno.
Elkann-Marotta: cosa c’è di vero?
Ma torniamo al tema caldo di oggi: cosa c’è di vero sull’incontro tra Elkann e Marotta?
Non abbiamo riscontri di meeting recenti ed è una notizia difficile da verificare perché siamo nel pieno della stagione con l’Inter che sta vivendo una situazione molto delicata in ambito societario e sportivo. Entrambe le squadre sono in piena corsa nelle coppe Europee.

Bisogna anche capire – se c’è stato – anche il motivo di questo meeting.
Potrebbe essere anche legato alla giustizia sportiva (Marotta è molto influente nel palazzo) o alla SuperLega, visto che i cinesi sono spariti dalla circolazione e l’unico punto di riferimento è Marotta. Ma non è da esclduersi neanche un piano per appoggiare Marotta alla corsa alla presidenza della FIGC, visto l’esperienza disastrosa di Gravina. Ci sono parecchi rumors che vorrebbero Marotta dimissionario dall’Inter e pronto a rifiutare la Juve per puntare a una poltrona importante in Federazione.
Cosa pensa Elkann di Marotta: l’incontro di dicembre
Vi posso dire quello che so in merito ai rapporti tra Elkann e Marotta: a dicembre c’è stato un incontro tra Elkann e Marotta, oramai il segreto di pulcinella a livello mediatico. Questo non vuol dire che ci si può fidare sull’attendibilità. Però è stato confermato da due fonti che ritengo molto serie e affidabili.
Il numero uno di Exor ci ha provato a rifondare la Juve con lui, ma il direttore generale interista non ha vacillato, spaventato forse sullo tsunami che si sarebbe abbattuto sulla Juve.
Infatti dopo meno di un mese è arrivata la Sentenza della Corte Federale d’Appello e il -15.
Marotta: figura politica di rilievo
Marotta fa parte del consiglio FIGC, come consigliere (insieme a Lotito) per la Lega. Sa tutto.
Per Elkann, Marotta rimane un punto di riferimento, la scelta numero uno per sistemare la Juventus e risanarla, ridandogli slancio anche in ambito di politica sportiva.
Non scordiamoci che Elkann ha iniziato a cercare il buon Beppe nel 2009 la prima volta, consigliato da Marchionne e da Garrone (il presidente della Sampdoria di quel momento). Nel 2010 l’ha portato alla Juventus (non è stato suo cugino Agnelli).

John sa che Beppe è una persona molto influente nel Palazzo, l’unico che potrebbe ricucire seriamente e in modo credibile i rapporti con FIGC e UEFA per arrivare a una soluzione politica tutelante anche per il futuro, mediando magari anche tra i club della SuperLega e Ceferin per trovare una soluzione europea condivisa che non sia penalizzante.
In questo momento la Juve è senza corazza, senza una vera e propria protezione e senza un dirigente esperto che possa far sentire la propria voce e far percepire il proprio carisma in Lega. Nella gestione precedente c’è stata troppa arroganza nei rapporti con gli altri Club e con le istituzioni.
La Juve dopo l’uscita di Marotta ha sbagliato qualsiasi mossa dal punto di vista politico, sia in Italia che in Europa. Prima si ai fondi, poi no ai fondi. Poi la SuperLega e il ricorso alla Corte di Giustizia Europea, esponendosi oltre misura, quando forse doveva mandare avanti gli alleati (Real Madrid e Barcellona) che avevano le spalle larghe.
Agnelli ha rinunciato alla presidenza ECA e a una sicura carriera nella UEFA e nella FIFA. Un suicidio politico? Lo capiremo solo con la sentenza della Superlega.
L’ importanza di Marotta negli equilibri interni
Con l’uscita di Marotta dalla Juve sono saltati gli equilibri interni, era l’unico che teneva a freno i bollenti spiriti e le mania di grandezza dei quarantenni rampanti che hanno mandato la Juve sul patibolo.
Da quando è stato cacciato, è scattato il domino che ha travolto tutto e tutti.
Alcuni tifosi continuano a ricordare i flop sul mercato (a dire la verità pochi), ma sottovalutano le qualità principali del manager di Varese che sono sempre state le abilità nelle pubbliche relazioni e i rapporti nella politica sportiva, oltre che con tutti gli stakeholders. Da quasi un decennio è consigliere FIGC per la Lega Calcio insieme a Lotito.
E’ l’unico che può frenare il Presidente della Lazio che ha inserito in FIGC tutte persone di sua fiducia, persone che influenzano la giustizia sportiva federale. Vi sembra poco? Ed ora che Lotito è al Governo chi lo ferma?
La Juve ha bisogno di tornare a contare qualcosa nel palazzo e la chiave è Beppe. Ma sarà disponibile?
In uscita da Milano? Marotta presidente?
La situazione all’Inter è a dir poco preoccupante. I cinesi entro un anno devono rimborsare una rata corposa del debito con Oaktree (più di 300 milioni di dollari). Saranno in grado di onerare i debiti? I dubbi sono legittimi.
Nel caso di mancato pagamento perderanno il controllo del club milanese. La società di investimento statunitense ha già fatto capire di non essere intenzionata a entrare nella gestione diretta dell’Inter. Quindi, in ogni caso, la società nerazzurra verrà ceduta, o dai cinesi o da Oaktree. Per Beppe è senza dubbio una grossa incognita, i nuovi proprietari si fideranno dell’attuale management? Le cose non stanno andando proprio bene.
E se a Marotta fosse offerta la presidenza della Juventus? Sarebbe capace di dire di no? Per lui sarebbe la rivincita personale più importante della sua vita. A Torino circola con insistenza la voce che il presidente Ferrero potrebbe essere a interim. Mentre a Milano i rumors insistono di un Marotta intenzionato invece a entrare in Federazione per puntare alla poltrona più importante.

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