Giuseppe Cruciani

Cruciani: “Juve, non iscriverti alla Serie A!”. E’ possibile per legge? Il piano per portare il brand all’estero

Giuseppe Cruciani provoca ma non troppo e riprende una vecchia idea di JuventinoCentoxCento:

“Se è vero lo scenario della Juve fuori dalle Coppe per più di una stagione, con che spirito uno fa la campagna acquisti? La Juventus deve prendere in seria considerazione di adire alla giustizia ordinaria e non far più parte del calcio italiano. E’ una mossa forte ma deve essere messa sul piatto. Comporterebbe un compattamento dei tifosi al seguito di questa iniziativa. Deve essere fatta una minaccia seria: non far più parte del calcio italiano!”.

Secondo il punto di vista di Beppe Cruciani espresso sul canale Twitch di Juventibus (punto di riferimento per i tifosi bianconeri) di Zampini-Momblano, la Juventus deve puntare i piedi, far valere le proprie ragioni e far saltare il sistema.

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E’ l’unico modo per far capire ai propri interlocutori che è arrivato il momento che c’è la forte volontà di difendere la Juventus a costo di far saltare in aria il calcio italiano, mandare il sistema della giustizia sportiva della FIGC (un sistema non di giustizia ma prettamente politico) all’aria, metterlo nel mirino dell’opinione pubblica.

E’ una nostra idea che ripetiamo da mesi (siamo realisti contro questo partito di anti-juventini in Italia non avremmo mai scampo, meglio fare saltare in aria l’intero sistema). È quello che si meritano. A marzo lo aveva proposto Claudio Zuliani di trasferirsi a San Marino.

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Ecco qual è la vera minaccia seria: seconda squadra all’estero!

Per me, la vera minaccia seria sarebbe quella di passare direttamente ai fatti: acquistare un club in seconda divisione in Spagna o Portogallo, Olanda, Belgio (comunque in un paese civile dove esistono regole certe e la giustizia sportiva non è influenzata dalla politica) e chiudere la seconda squadra in Italia, trasferendo i nostri giovani in questo club estero, denominato Juventus B.

Questo sarebbe il primo messaggio da far arrivare alla Federazione carico di significati:

1 – non siamo più disposti a valorizzare giocatori italiani medi (tranne quando il giovane sia veramente forte)

2 – iniziamo a crearci un’alternativa per uscire dal sistema italiano

Leggi anche: Juve, ecco qual è la strada legale per giocare all’estero

Juventus: proprietà debole e silente

Serve una mossa forte. Invece assistiamo a una società debole e silente come se tale silenzio dovesse essere funzionale a non danneggiare altri business e equilibri di lobby o la reputazione pubblica dei proprietari.

Andrea Agnelli (che rimane un proprietario) ha prestato il fianco ai nostri nemici e ci ha cacciato in questa situazione anche per non aver mai difeso la Juve pubblicamente. E continua a non farlo. John Elkann è troppo accondiscendente nei confronti del Palazzo e dei Club che ci stanno facendo la guerra (Napoli, Roma, Lazio e Inter in testa). La sentenza, di fatto, è stata commentata in maniera blanda con un comunicato. Più ci prendono a schiaffi e più mostriamo l’altra guancia.

Dal 2006 a oggi è stato uno stillicidio non da ieri. E’ solo questione di tempo e ci riattaccheranno, appena torneremo a essere competitivi.

Bisogna staccare la spina a un sistema marcio.

Targia: “Serie A sotto la tenda dell’ossigeno”


Come ha detto il giornalista di Radio Radicale Emilio Targia “è già sotto la tenda dell’ossigeno”.

Il tifoso laziale Cruciani ha sottolineato: “i tifosi della Juventus sono 11 milioni, i più numerosi ” forse anche molti di più, potrebbero arrivare a 15 milioni potenziali in Italia. Per Cruciani è un delitto “non far valere questo peso”.

Se la Juve minaccia di uscire con i suoi 11 milioni di tifosi, la Serie A può perdere 300/400 milioni di ricavi dai diritti tv. Basta con i processi politici!

L’esempio di Enzo Ferrari

Un uomo con gli attributi come Enzo Ferrari ha sempre minacciato la Formula 1: quando i “garagisti” inglesi non rispettavano i regolamenti, il buon Enzo minacciava che la Ferrari poteva staccare la spina quando e come voleva ed ha sempre ottenuto, in cambio, un peso politico che la Juve si sogna da decenni. Se fosse uscito, la Formula 1 non esisterebbe più.

L’Italia è un paese di diritto e civile? E’ credibile?

Siamo vittime di continui attacchi e non è difficile immaginare un altro scandalo creato all’orizzonte da qualche giurista anti-juventino (non voglio fare riferimenti a luoghi geografici), pompato a dovere dai giornali anti-juventini come Gazzetta dello Sport, Corriere della Sera, Corriere dello Sport più media come Mediaset Sport, Sky etc.

Sono uscite intercettazioni di ogni tipo di giornali dalla Procura di Torino, Santoriello si è permesso di affermare quello che ha detto che è di una gravita assoluta e le istituzioni cosa hanno fatto? Si sono girate dall’altra parte. Un PM che ha detto chiaramente di odiarci, di essere “antijuventino nell’esercizio delle sue funzioni” e poi ci ha indagato con un dispiegamento di mezzi senza precedenti, neanche fossimo un clan mafioso, neanche fossimo in uno stato del terzo mondo (o forse dal punto di vista del diritto lo siamo).
Se non è un complotto di sistema questo?!? Chi doveva tutelare gli indagati ha fatto finta di nulla (dall’associazione nazionale magistrati, al CSM, ai giudici di garanzia in giù). E’ un paese civile questo?

Il piano di portare il brand all’estero

Quello di uscire dalla Serie A, più che una minaccia, deve essere un piano da portare a termine nel medio periodo, prima che si ri-accaniscano contro di noi. L’unico modo per tutelare la Juventus è essere realisti: abbiamo una schiera di anti-juventini che vogliono la nostra pelle e prima o poi si rifaranno vivi.

Tutelare il brand Juventus dai ricatti della federazione e della UEFA? Iniziare a portare una parte degli asset all’estero per far capire di essere disposti a tutto.

Un partito trasversale di magistrati, giornalisti, imprenditori, persone che rappresentano le istituzioni. L’attuale Governo è palesemente anti-Juventus (dal presidente del Senato Larussa ai senatori Lotito e Galliani, ma la lista è lunga) e ha il dente avvelenato contro la famiglia per essere stata vicina in questi anni al Partito Democratico (sostenendolo con Repubblica, La Stampa e altri giornali di proprietà di Exor). Abbiamo di fronte persone che per il tifo perdono la testa e guidano un paese sempre più allo sbando. E la proprietà della Juve cosa fa? Fa finta di nulla e non ci tutela.

Marcel Sabitzer durante il match Lipsia Red Bull- Tottenham al Lipsia Arena

Per leggi e regolamenti è possibile uscire dal calcio italiano?

Ma è possibile uscire dal calcio italiano? Per regolamento, come abbiamo scritto in una nostra precedente analisi (che vi invito a leggere perché dettagliata) non è così semplice ma c’è una via per farlo.

Per regolamento Stadio e sede devono essere all’interno del paese dove si svolge il campionato.

L’Allianz Stadium potrebbe essere funzionale solo per una eventuale Superlega, in caso di sentenza positiva della Corte di Giustizia Europea. Molto difficile visto che i tentacoli del Qatar (primo sponsor della UEFA) sono ben posizionati nelle istituzioni europee (abbiamo visto anche con il recente scandalo Qatar Gate con Grecia e Italia coinvolte).

Superlega: il parere dell’Avvocatura CGEU

Mettiamo caso quindi che per una strana congiunzione astrale la Superlega diventi realtà (ripeto: è difficile per questioni che esulano il diritto).

In teoria anche in caso in cui il parere dell’avvocatura Generale del greco Ranthos sia tradotto in sentenza, la Juventus potrebbe partecipare alla Superlega (e i suoi atleti) ma dovrebbe rinunciare alla Serie A.

I calciatori potrebbero comunque prendere parte alle competizioni delle Nazionali. Nel caso contrario vi sarebbe una chiarissima violazione della libertà dei lavoratori. In questi mesi ne abbiamo viste di tutte, ma la Corte non si spingerebbe mai fino a questo punto.

Il Brand Juventus può avere un’evoluzione lontano dall’Italia grazie alla…

Quindi lo scenario è quello di vedere una Juventus solo in Super League ma senza campionati nazionali.

Per raggiungere un fatturato sostenibile dovrebbe essere creata una multiproprietà come City Football Group (del Manchester City) e Red Bull Group, in modo tale da poter mettere mano ai diritti televisivi di altri campionati, attraverso club esteri di nostra proprietà, come è consentito in parte dai regolamenti.

L’operazione di Red Bull in questi anni è una chiara dimostrazione empirica di come il brand Juventus possa essere esportato all’estero con varie squadre che prendono il suo nome. Pensiamo a un Juventus Notts County per esempio.

Inoltre la UEFA, per agevolare i loro amichetti del Qatar, si sta facendo un autogoal clamoroso, consentendo a una famiglia qatariota, facilmente ricollegabile alla proprietà del PSG, di mettere le mani sul Manchester United. Ceferin pubblicamente ha già fatto dichiarazioni degne di un’arrampicata libera sugli specchi per giustificare un’operazione tutt’altro che trasparente.

Il futuro, a prescindere dalla Juve, non può che essere quello delle Multi-Proprietà.

Il trasferimento della seconda squadra all’estero: sconfitta della FIGC

Ma la prima mossa efficace che metterebbe un enorme pressione su FIGC e LEGA Serie A deve essere quella di acquistare un club in una serie inferiore all’estero e trasferire la nostra seconda squadra in un sistema credibile e non marcio e sull’orlo del fallimento come quello italiano.

Gravina aveva promesso un nuovo regolamento sulle seconde squadre a novembre.

L’avete visto? In Italia Gravina fa quello che vogliono De Laurentiis e Lotito. Non ha di certo il peso politico per tenergli testa.

E De Laurentiis (con il Bari) e Lotito (in passato con la Salernitana) vogliono solo una cosa: spazzare via le seconde squadre. La famiglia Agnelli-Elkann non riesce minimamente a scalfire questo potentato, l’abbiamo visto con questi processi sportivi in corso.

Iniziamo ad avere una seconda squadra all’estero e, passo dopo passo, con Superlega e tutto il resto, diamo sempre meno peso e importanza al calcio italiano, paventando un’uscita entro il prossimo decennio.

Il calcio è comunque destinato a cambiare. La UEFA, in questi anni, dovrà assistere a 4 cause presso la Corte di Giustizia Europea, si vedono gli effetti e le capacità diplomatiche di Ceferin (ops!). L’ Avvocatura Generale in un’altra causa pendente ha già denunciato il Conflitto di interessi della UEFA.

Prima o poi il vecchio ordinamento del calcio cadrà, solo questione di tempo. Anche il tennis non era aperto ai professionisti e la federazione ha ostacolato la nascita di un’associazione che favorisse i pro, nel rugby esiste il 6 Nazioni (prima 5 Nazioni), nel basket l’Eurolega.

E’ solo questione di tempo e prima o poi il monopolio cadrà. Chi avrà visione e attributi andrà avanti, i club gestiti in modo tradizionale vivranno un inevitabile declino.

10 pensieri su “Cruciani: “Juve, non iscriverti alla Serie A!”. E’ possibile per legge? Il piano per portare il brand all’estero

  1. Purtroppo dopo la morte di Gianni Agnelli la Juve e diventata un bersaglio facile per tutti, e gli eredi non anno le palle per dire basta a questo linciaggio,
    Qui andiamo via dall’italia un paese corrotto e senza dignità,

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