Thiago Motta

Juventus: le priorità e scelte di Motta sul mercato, la sua posizione. Il piano B di Giuntoli, il nome

Il quinto posto in Champions per le squadre italiane potrebbe, in modo paradossale, allontanare Thiago Motta dalla Juventus? Ni. Da Bologna emergono perplessità su un accordo già raggiunto dall’allenatore con Giuntoli (3 anni a 2,8 milioni a stagione). In realtà sembra esserci (da più fonti) una stretta di mano, ma l’incognita più sensibile rimane l’indecisione di Motta di lasciare il Bologna di Saputo e Sartori così, proprio sul più bello (Champions League). Se deciderà di trasferirsi alla Juve, quel accordo lo convince (oltre alle garanzie tecniche richieste sul mercato, ne parleremo nel nostro articolo sul blog).

Thiago Motta e la promessa a Saputo

Ma è naturale che dall’Emilia filtrino queste indiscrezioni ed è bene tenerle ben presenti. E’ naturale che Motta tenga tutti sulle spine, Giuntoli compreso, e che getti acqua sul fuoco a Bologna, con un traguardo ancora da raggiungere così importante, con lo spogliatoio così unito al suo fianco. Oggi è concentrato sul campionato e questo denota professionalità e serietà.

Una fonte rivela che l’allenatore italo-brasiliano comunque abbia promesso a Saputo (uno degli uomini più ricchi della terra) che, appena effettuata la scelta, sarà lui a essere informato per primo.

La posizione della Juventus sull’allenatore

Ma, a mio avviso, a pesare sulla vicenda, è soprattutto la posizione della Juventus. Giuntoli ha tenuto in stand-by i vari rinnovi, in primis quello di Rugani, spiegando al suo entourage che fino alla qualificazione di Champions acquisita non procederà a formalizzare l’operazione di prolungamento del contratto.

Quindi bisogna aspettare la matematica qualificazione in Champions per far partire la locomotiva.

Il mercato è bloccato perché la Juve non è ancora qualificata. Senza garanzie sul mercato Motta non decide. Ha fatto delle richieste ben precise

Le richieste di Motta per il mercato e la squadra

Come ha ribadito in questi giorni Pedullà “Thiago è un tipo esigente. Non è che viene da te se lo metti al volante di una Maserati, lui vuol sapere cosa c’è dentro alla Maserati, come è rivestita, che tipo di motore ha…” queste le parole di Alfredo Pedullà ospite della Live Bianconera che ha confermato i contatti con Giuntoli fin da gennaio.

Ma Motta chi avrebbe chiesto a Giuntoli come garanzie tecniche? Per Luca Momblano di Juventibus le richieste sarebbero due: un cervello a centrocampo (e come dargli torto) e un fantasista.trequartista (uscito Dybala è calato il buio).

Da altre fonti sembra che Motta voglia a tutti i costi Calafiori (e che gli sia stato promesso attraverso un extra budget).

Per quanto riguarda i giocatori sotto contratto le due pedine richieste sarebbero Vlahovic (imprescindibile per l’allenatore) e Matias Soulé. La stima va oltre le parole dichiarate in conferenza stampa pre Frosinone-Bologna.

E se dovesse saltare Motta perché decide di rimanere a Bologna o volare in Premier League (Manchester United)?

Il piano B di Giuntoli: Vincenzo Italiano

Giuntoli in quel caso avrebbe il suo piano B: Vincenzo Italiano. Un allenatore che avrebbe scelto anche la passata stagione se De Laurentiis non avesse ritardato, scientemente, il suo ingresso alla Juve (avvenuto l’1 luglio) per far perdere una stagione di programmazione ai bianconeri.

Italiano è sempre stato un suo pallino (non a caso è un nome caldo soprattutto per il Napoli dei suoi ex collaboratori) e, nell’ultima stagione, è migliorato anche in fase difensiva. In passato Italiano (che è di fede juventina) mi ricordava un po’ la sfrontatezza del primo Lippi, con quel gioco fisico e travolgente. Oggi l’attuale tecnico della Fiorentina sembra puntare più sull’equilibrio.

Conte il colpo di scena finale?

Ma oltre a Italiano c’è anche un altro clamoroso scenario che potrebbe svilupparsi nelle ore decisive quando la scelta dell’allenatore diventerà caldissima. Vi aggiorneremo in un prossimo articolo o post sulla nostra pagina Facebook, ma le voci riferite a Antonio Conte riguardano uno scenario molto simile. Una rimonta nelle ultime ore non può mai escludersi visto che l’allenatore ha un filo diretto con Elkann e Calvo. Questo non vuol dire che vi sia spaccatura tra Giuntoli e Calvo, è un piano ben definito di alternative, studiato a tavolino a mio avviso. Ricordatevi sempre che Calvo (su volere di Elkann) ha portato Giuntoli in bianconero.

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