La Juventus può iscriversi a un’altra competizione estera e lasciare la Serie A? E’ fattibile da un punto di vista legale? Vi presentiamo una analisi sugli scenari possibili futuri di un potenziale progetto pluriennale JuvEXIT nel rispetto dei limiti dei regolamenti nazionali. Cerchiamo di essere analitici e di non farci influenzare dalle recenti vicende, ma ragioniamo regolamenti alla mano.
Vi premetto che saranno diverse le puntate su JuventinoCentoxCento.com su questo tema. Oggi cerchiamo di rispondere a molte delle domande che i nostri fedeli lettori ci hanno rivolto sulla nostra pagina Facebook Juventino100x100 e ci scusiamo se non abbiamo potuto rispondere personalmente a tutti, ma i temi penso siano di interesse comune.
Guarda il nostro Podcast e la nostra analisi sulla possibile uscita della Juventus dalla Serie A
L’ esempio di Red Bull a Lipsia
All’estero possiamo giocare con una nuova società acquisendo il titolo sportivo di un altro club esistente come ha fatto Red Bull per esempio in diverse nazioni.
In Germania acquistò il titolo sportivo dal SSV Markranstädt, la squadra locale di un paese vicino a Lispia e dalla quinta divisione ha scalato le gerarchie del calcio tedesco. Ma è possibile acquisire in altri campionati una licenza partendo anche dalla massima serie (dipende dalla federazione).
Ci sono però delle valide alternative per mettere in atto una exit strategy dall’Italia e evitare una Federazione poco credibile e affidabile come la FIGC (forse le federazioni africane o sudamericane sono in questo momento più credibili) in un arco di tempo di 3/5 anni. I punti salienti del piano di exit strategy sono almeno 3:
1 – Costituzione e partecipazione alla SuperLega e rinuncia alla Serie A (se sarà confermato il parere dell’Avvocatura Generale nella Sentenza della Corte di Giustizia Europea)
2 – Squadra B (ora Under 23 Next Gen) va spostata dalla Serie C italiana a un campionato straniero acquisendo un diritto sportivo da un altro club e denominando con il titolo di Juventus e il nome della città ospitante
3 – I mancati introiti provenienti dalla Serie A potrebbero venire compensati dai ricavi prodotti da un nuovo gruppo Multiproprietario europeo (citato da Andrea Agnelli nel suo discorso d’addio all’Assemblea dei soci) come Red Bull e City Football Group (proprietario anche del Girona e del Palermo oltre che del Manchester City).
Per farvi un esempio, la famiglia Pozzo, storica proprietaria dell’Udinese, è riuscita più di una volta a mettere le mani sui diritti televisivi della Premier League acquistando e gestendo il Watford.
La Juventus potrebbe fare anche una doppia azione di marketing: rafforzare il suo brand a livello mondiale cambiando il nome right delle squadre acquisite all’estero, come ha fatto Red Bull.
SuperLega + Multiproprietà per una Juventus internazionale
La UEFA non si può opporre perché….
Ci potrebbe essere opposizione della UEFA? Potrebbe esserci, ma le recenti dichiarazioni imbarazzanti di Ceferin per giustificare da parte dei qatarioti anche il controllo potenziale del Manchester United possono spalancare le porte ai gruppi multiproprietari.
Il gruppo del Qatar che ha presentato un’offerta monstre per lo United è molto contiguo a quello del Paris Saint Germain, gli amici di Ceferin.
Il presidente UEFA si sta arrampicando sugli specchi pur di far passare come legittima la scalata da parte degli arabi allo United senza evitare un evidente e imbarazzante conflitto di interessi con il PSG. Se passa questa operazione, tutti i club europei saranno liberi di costituire propri gruppi multiproprietari e sarà un business per tutti.
Sulla costituzione della Multiproprietà dedicherò un articolo ad hoc su questo sito.
Il tema che ha scatenato le reazioni degli juventini sulla possibilità di giocare all’estero è stato un post con le parole di Claudio Zuliani riprese da RadioBianconera . com che potete leggere qui.
Campionato estero: le domande dei nostri lettori
Ma vediamo alcuni messaggi dei nostri lettori dalla pagina Juventino100X100 di Facebook:
Loris Casalanguida
Domanda seria, è una cosa fattibile? Possiamo partecipare ad un altro campionato?
Risposta. L’iscrizione in un altro campionato straniero dell’ultracenentario club Juventus FC, da un punto di vista legale non è fattibile. A mio avviso c’è un modo attraverso la SuperLeague e la costituzione di un gruppo di multiproprietà come è RedBull che valorizzerebbe il Brand Juventus.
Gianni Modena
A parer mio la super lega sarebbe l’unica via percorribile: ma chi verrebbe a giocarla ?
Risposta: ci sono due aspetti da valutare: molti proprietari di club (soprattutto statunitensi che dopo aver investito hanno capito che devono affrontare un oligopolio protetto dalla UEFA) stanno aspettando di leggere questa benedetta sentenza della CGEU.
In secondo luogo bisogna capire quanto A22 metterà sul piatto: se saranno parecchi miliardi allora ci sono parecchie speranze che si possa fare. Se Real Madrid e Barcellona dovessero aderire alla SuperLega, secondo te la Federcalcio spagnola e la Liga di Tebas avranno mai il coraggio di radiarle per fare un favore a Ceferin? Non sono mica zerbini come in FIGC questi, gli spagnoli fanno gli interessi del calcio spagnolo, non di Ceferin e della sua cricca. Sarà per me tutta una questione di “vile” denaro sia per la SuperLega che per la SuperChampions League. Oramai stiamo parlando di un’industria che fattura miliardi, solo in Italia la politica (vedi Lotito, Gravina etc) continua a trattarla e disciplinarla come se fosse uno sport dilettantistico, con una giustizia da circolo delle bocce.
Pretelli Stefano
É quasi un impossibile ricominciare da un’altra nazione, si dovrebbe partire dall’Inter regionale o giù di lì, sempre ammesso che la nazione ospitante accetti, ne sanno qualcosa i 2 club di Glasgow che da anni provano ad entrare in premier nonostante la Scozia abbia più di qualche attinenza con il Regno Unito.
Risposta: Non è proprio così. Prima di tutto se vogliamo giocare all’estero scordiamoci Torino e lo Stadium (a meno che la nuova competizione non sia la Super Lega) a prescindere da qualsiasi soluzione. Per quanto riguarda l’emigrazione in un altro campionato, possiamo comprare il titolo sportivo come ha fatto Redbull a Lipsia (cambiando anche nome alla squadra). Il problema è che comunque saremo costretti a giocare nella città sede del club o comunque possedere sede e stadio all’interno della nuova nazione del nuovo campionato. Su questo aspetto non si scappa. L‘idea potrebbe essere quella di aderire alla SuperLega e giocare la competizione europea a Torino più comprare i diritti per l’under 23 in un campionato estero per la seconda squadra.
Pretelli Stefano
In ogni modo é cosa complicata e alla proprietà (almeno dai segnali ) pare non interessi un granché traslocare all!estero. Rimane più fattibile un discorso tipo Super lega, però qui stiano parlando di un progetto molto allo stato embrionale con tempistiche lunghe non sappiamo quanto. Comunque quest’ultima ipotesi per me sarebbe la più affascinante.
Risposta: Si sono d’accordo. Da una parte l’unica strada è la partecipazione alla SuperLega e dall’altra, considerando i mancati introiti (sempre di meno) della Serie A, dovresti creare un gruppo multiproprietario (con il brand Juventus come ha fatto RedBull e Manchester City) per produrre revenues in altri campionati con società satelliti (vedi anche l’Udinese con i Pozzo che riescono a mettere le mani sui diritti televisivi della Premier League con il Watford) e finanziare il club di Torino. Non ci sono molte altre strade.
La proprietà per prendere una decisione del genere dovrebbe prima fare de-listing dalla borsa onde evitare azioni risarcitorie da parte di piccoli e medi azionisti

Pretty! This was an extremely wonderful article. Many
thanks for providing these details.
"Mi piace""Mi piace"
Bisogno diventare calciatore
"Mi piace""Mi piace"