Max Allegri

Allegri ha avuto carta bianca per 3 anni: 3 anni di fallimenti e zero titoli. Parole di Giuntoli sul rinnovo di Max inaccettabili


Un dato su tutti: Udinese in vantaggio 1-0 e zero tiri in porta allo Stadium in tutto il secondo tempo. Un manifesto dell’incapacità della Juventus di poter manovrare e gestire la fase di possesso palla. Un problema che si porta dietro da 3 anni a questa parte, non una coincidenza. Un solo punto nelle ultime 3 partite, 1 punto raccolto in due partite in casa contro Empoli e Udinese, se non è crisi questa…

Nel primo tempo la Juve passeggiava al piccolo trotto: unica squadra di vertice a non avere le coppe e fa zero intensità, non corre. Dubbi enormi vengono alla mente sui metodi di allenamento. Lo paga caro questo scarso dinamismo: l’Udinese passa in vantaggio per l’ennesima cappellata di Alex Sandro (e su questo l’allenatore ha enormi colpe considerando che l’ha scelta lui la formazione iniziale) e la Juve si scioglie al sole.

Il giocatore che è l’emblema dell’allegrismo fallito non è però solo Alex Sandro ma anche Locatelli: voluto a tutti i costi dall’allenatore e pagato a peso d’oro (quasi 38 milioni con bonus al Sassuolo) schierato fuori ruolo da regista, Loca ha dimostrato in una partita facile contro l’Udinese tutti i suoi limiti: dispiace ma non è da Juve, almeno non da regista. Al massimo può essere il 13esimo/14esimo uomo se vogliamo pensare a una squadra forte e vincente. Oggi è stato il peggiore in campo, inguardabile.

L’emblema massimo però è stato l’inizio del secondo tempo con tre esterni schierati sulla stessa fascia di destra: Cambiaso (che si stava muovendo bene a sinistra viene schierato alto su quella fascia), dietro Weah e Mckennie che si allarga troppo. Risultato un enorme caos.

Poi cerca di rimediare e mette Yildiz a sinistra, peccato che si pesti i piedi con Chiesa sulla stessa zolla ed entrambi si portano gli uomini addosso. Risultato: un traffico incredibile di maglie dell’Udinese da quelle parti.
Poi entra Iling Junior e viene schierato a destra. Mosse che denotano una confusione mentale e tattica senza precedenti. Mai viste cose del genere alla Juve in 42 anni.

“Noi intanto siamo felicissimi di lavorare con lui, ha dimostrato di essere un grande allenatore e continua a farlo. Ha ancora un anno e mezzo di contratto, a fine anno avremo tempo per parlare di un eventuale futuro insieme”

Cristiano Giuntoli sul futuro di Max Allegri



Erano parse imbarazzanti le parole di Cristiano Giuntoli sul rinnovo di Allegri a inizio partita, figuriamoci al 94’. Parole che denotano solo mediocrità del progetto, degli obiettivi e delle persone che ci lavorano. Se questa è la mentalità anche Giuntoli è fuori strada. Il suo progetto parte da un allenatore incapace di dare un minimo di gioco in tre anni?

Oramai dopo 3 stagioni, abbiamo capito che le sensazioni dell’anno scorso sono diventate quasi certezze. Tre anni nei quali Allegri ha avuto carta bianca e fatto spendere una barcata di soldi alla società (90 milioni per Vlahovic, 48 per Bremer, 38 milioni per Locatelli, ingaggi super di Pogba e Di Maria) ma ha fallito in Serie A e soprattutto in Europa. Oramai è indifendibile.

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